Zona San Pietro, alla fine di una
discesa il semaforo è rosso.
In testa alla fila, un pulmino bianco con dentro
personale ecclesiastico, alla guida un sacerdote.
Al secondo posto un’auto
bianca, alla guida un altro sacerdote, è solo in auto, forse non c’era posto
nel pulmino. Dal finestrino dell’auto spunta la testa di quel sacerdote : ”Don
Francesco, Don Francescooo” è un giovane prete che cerca di richiamare
l’attenzione dell’autista del pulmino.
Tale Don Francesco però non sente e non
risponde, c’è allegro brusìo nell’ abitacolo più grande.
Mi fermo allora lungo
il marciapiede, potrei chiamare io Don Francesco, sarebbe tutto più semplice e
forse guadagnerei un punto con il Capo.
Ma il sacerdote dell’auto insiste con
grinta inaspettata dall’abito talare: “Don Francesco, Don Francescoo” . Quale
sarà il problema, penso, forse è successo qualcosa di grave. “ Don Francescoo
sento puzza di bruciato… devi togliere… il freno a manoooo!!”.
Don Francesco ha guidato il
pulmino lungo la discesa con il freno a mano tirato. Rido, perdo il punto e mi allontano sotto il sole d’ottobre. Amen.
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