venerdì 31 ottobre 2014

Roma d'est_e massaie



Oggi c’è mercato.
Una donna sta in piedi sull’ingresso di un negozio, è la padrona. No,no, torniamo indietro.
Una panza a punta sta sull’ingresso del negozio di una donna che è in piedi, padrona della panza a punta e del negozio.
La padrona, e quindi la panza a punta(seguitemi), sono avvolte in un maglioncino ino nero, che proprio non je la fa a sfinì e a coprì la canottiera, tutto tempestato di paillettes. Quella panza a punta, è chiaro, nella ristrettezza, soffre.
Ma ecco che svettano gioiose, nel ricordo di un tempo ballerino, due zampette. Le zampette stanno  avvolte nei fuseaux (cogliete l’effetto vintage), ficcate in teneri stivaletti col tacchetto e pompon che scodinzola laterale. Quelle zampette reggono quanto indicato sopra, quindi anche loro, inevitabilmente, soffrono.
C’è un ovvio sbilanciamento di pesi, verso il basso e in avanti.
Ma è proprio grazie a cotanta compattezza che la donna, fiera sull’ingresso del negozio rivolta alla bancarella di fronte, prima alza un braccio e poi, con tutta la potenza de panza, esordisce così: “ Ah Gabrièè… aricordate  ll’odori!”.


Nessun commento:

Posta un commento