domenica 27 gennaio 2013

Vini e Liquori



Vini e Liquori - è il cartello che pende dal soffitto ad indicare la corsia.
Una ragazza sta da cinque minuti davanti agli scaffali, prende in mano le bottiglie dei vini bianchi, ne legge le etichette, la provenienza, se sono vitigni doc. Poi si sposta nella sezione dei rossi, prende in mano le bottiglie, ne legge le etichette, la provenienza e se sono vitigni doc. Come se cambiasse qualcosa, tanto non se ne intende.
Il fatto è che la scelta del vino da portare ad una cena richiede sempre un minimo di tempo, occorre convincersi di aver comperato una bottiglia da intenditori.
Mentre la ragazza è ancora lì a cercare una soluzione suddivisa per regioni, una donna le passa accanto.
La sconosciuta ha il viso minuto ma tutto labbra, spalle cadenti, indossa tuta e giacca a vento che evidentemente ricoprono il suo corpo da più giorni del dovuto. Si avverte anche nell’aria. Tra le dita ha una sigaretta fatta col tabacco, la sigaretta è spenta.
Dietro la donna, un uomo dal fisico asciutto e gli occhi piccoli, pantaloni da lavoro impolverati e scarpe antinfortunistica ai piedi, con una mano tiene il cellulare all’orecchio, nell’altra regge una damigiana da 5 litri di vino rosso.
A volume basso ma non tanto da non farsi sentire, la donna bofonchia: “Che schifo, fate schifo, sempre lì state a pensare, mi fate schifo!”.
La ragazza che vede i due e sente le parole della donna allunga impulsivamente la mano tra le bottiglie esposte sullo scaffale, ne afferra una per il collo e si allontana verso la cassa. La scelta è ormai fatta.
Dopo pochi secondi, la coppia sopraggiunge.
La donna fissa la cassiera: “Mica una è pornostar, per loro sono tutte delle pornostar. Mi fanno schifo”  -  “Sta zitta!” l' ammutolisce l'uomo, che si svolta di scatto mantenendo il cellulare all’orecchio.
La cassiera spaurita guarda la ragazza che cerca di camuffare un sorriso di rassicurazione.
L’uomo paga, la donna lo segue, i due escono. Fuori dal supermercato si appoggiano al muretto che separa dalla strada e non si guardano.
L’uomo continua la sua telefonata, tiene il cellulare con la mano dalla pelle ruvida e tagliata dal freddo.
La donna gli sta accanto, si accende la sigaretta, fa un tiro, poi incassa la testa nel collo del giaccone.
Tra lui e lei, a terra, una damigiana da 5 litri di vino rosso.
Passa la ragazza con il sacchetto della spesa, dentro c’è la bottiglia per la cena.
Vino corposo e intenso, elegante e persistente, ricco di piacevoli sentori fruttati.
Liquoroso?
Stavolta sì, ha proprio sbagliato bottiglia.