Vini e Liquori - è il cartello
che pende dal soffitto ad indicare la corsia.
Una ragazza sta da cinque
minuti davanti agli scaffali, prende in mano le bottiglie dei vini bianchi, ne
legge le etichette, la provenienza, se sono vitigni doc. Poi si sposta nella
sezione dei rossi, prende in mano le bottiglie, ne legge le etichette, la provenienza
e se sono vitigni doc. Come se cambiasse qualcosa, tanto non se ne intende.
Il fatto è che la scelta del
vino da portare ad una cena richiede sempre un minimo di tempo, occorre
convincersi di aver comperato una bottiglia da intenditori.
Mentre la ragazza è ancora lì
a cercare una soluzione suddivisa per regioni, una donna le passa accanto.
La sconosciuta ha il viso
minuto ma tutto labbra, spalle cadenti, indossa tuta e giacca a vento che evidentemente
ricoprono il suo corpo da più giorni del dovuto. Si avverte anche nell’aria. Tra
le dita ha una sigaretta fatta col tabacco, la sigaretta è spenta.
Dietro la donna, un uomo dal
fisico asciutto e gli occhi piccoli, pantaloni da lavoro impolverati e scarpe antinfortunistica ai
piedi, con una mano tiene il cellulare all’orecchio, nell’altra regge una
damigiana da 5 litri di vino rosso.
A volume basso ma non tanto da
non farsi sentire, la donna bofonchia: “Che schifo, fate schifo, sempre lì
state a pensare, mi fate schifo!”.
La ragazza che vede i due e
sente le parole della donna allunga impulsivamente la mano tra le bottiglie
esposte sullo scaffale, ne afferra una per il collo e si allontana verso la
cassa. La scelta è ormai fatta.
Dopo pochi secondi, la coppia
sopraggiunge.
La donna fissa la
cassiera: “Mica una è pornostar, per loro sono tutte delle pornostar. Mi fanno
schifo” - “Sta zitta!” l' ammutolisce l'uomo, che si svolta di scatto mantenendo il cellulare
all’orecchio.
La cassiera spaurita guarda la
ragazza che cerca di camuffare un sorriso di rassicurazione.
L’uomo paga, la donna lo
segue, i due escono. Fuori dal supermercato si appoggiano al muretto che separa dalla strada e non si guardano.
L’uomo continua la sua telefonata,
tiene il cellulare con la mano dalla pelle ruvida e tagliata dal freddo.
La donna gli sta accanto, si accende
la sigaretta, fa un tiro, poi incassa la testa nel collo del giaccone.
Tra lui e lei, a terra, una
damigiana da 5 litri di vino rosso.
Passa la ragazza con il sacchetto
della spesa, dentro c’è la bottiglia per la cena.
Vino corposo e intenso,
elegante e persistente, ricco di piacevoli sentori fruttati.
Liquoroso?
Stavolta sì, ha proprio sbagliato
bottiglia.